Controllo del bordo e dell’interno delle chiusure. L’unità di acquisizione osserva dall’alto la chiusura orientata con l’apertura rivolta verso la telecamera. Viene impiegata un’ottica grandangolare per evidenziare al meglio i difetti tipici sul bordo della chiusura (mancanze di materiale, bordo piegato, deformazioni, ovalizzazioni) e all’interno (chiusure “arricciate”, sporco). L’unità può essere installata sia su nastro trasportatore (con le chiusure che si muovono allineate, distanziate e orientate con l’apertura verso l’alto) che su stella.

Controllo della guarnizione (liner) o del versatore (pourer) installato all’interno della chiusura. L’unità di acquisizione osserva dall’alto l’interno della chiusura orientata con l’apertura rivolta verso la telecamera. Difetti tipici nel caso di liner sono: mancanze di materiale, liner mal inserito, liner assente, liner capovolto (nel caso di “tin-foil”), presenza di contaminazioni/sporco. Difetti tipici nel caso di pourer sono: corretto assemblaggio, assenza di uno o più componenti, presenza di contaminazioni/sporco. L’unità può essere installata sia su nastro trasportatore (con le chiusure che si muovono allineate, distanziate e orientate con l’apertura verso l’alto) che su stella.

Controllo della superficie superiore esterna. Normalmente questo controllo viene effettuato con le chiusure trasportate su stella orientate con l’apertura verso l’alto, mentre la telecamera ne osserva la superficie esterna dal basso, attraverso un foro realizzato sulla piastra di scorrimento (normalmente sul foro viene installato uno speciale vetro “anti-graffio”). Difetti tipici sono variazioni di colore, sporco/contaminazioni, difetti di stampa e di centraggio (in presenza di logo).

Per il controllo della superficie laterale esterna della chiusura. L’unità di acquisizione utilizza sei telecamere disposte a 60° l’una dall’altra.